“Ultime lettere di Jacopo Ortis” – Ugo Foscolo

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le ultime lettere di jacopo ortis

Non ci crederai, ma quando ero alle superiori, periodo di conquiste e dolori, il libro “Le ultime lettere di Jacopo Ortis” mi è tornato spesso utile per cercare “spunti” per scrivere fantastiche lettere d’amore! Lo so, lo so, prima che tutti i puristi mi scrivano imprecazioni senza precedenti, c’è da dire che il protagonista del libro ovvero Jacopo Ortis s’innamora di una donna, la figlia di un certo signor T. che è già promessa sposa di Odoardo. Siamo di fronte ad un amore impossibile e struggente! Aggiungiamo che Teresa, la ragazza in questione, non ama Odoardo. Bellissima la scena quando Jacopo e Teresa si baciano per la prima volta. Tuttavia la storia è triste perché alla fine Teresa si sposa e Jacopo sente che la sua vita non ha più senso ed alla fine si uccide.

Di seguito il testo che ho riportato nel mio romanzo:

Io non so né perché venni al mondo;
né come; né cosa sia il mondo…
…Io non vedo da tutte le parti
altro che infinità le quali mi
assorbono come un atomo…

Ma il testo originale è tutt’altra cosa, c’è il senso profondo di chi cerca in se stesso e si accorge di precipitare sempre più buio. T’invito a leggerlo:

Io non so né perché venni al mondo; né come; né cosa sia il mondo; né cosa io stesso mi sia. E s’io corro ad investigarlo, mi ritorno confuso d’una ignoranza sempre più spaventosa. Non so cosa sia il mio corpo, i miei sensi, l’anima mia; e questa stessa parte di me che pensa ciò ch’io scrivo, e che medita sopra di tutto e sopra se stessa, non può conoscersi mai. Invano io tento di misurare con la mente questi immensi spazj dell’universo che mi circondano. Mi trovo come attaccato a un piccolo angolo di uno spazio incomprensibile, senza sapere perché sono collocato piuttosto qui che altrove; o perché questo breve tempo della mia esistenza sia assegnato piuttosto a questo momento dell’eternità che a tutti quelli che precedevano, e che seguiranno. Io non vedo da tutte le parti altro che infinità le quali mi assorbono come un atomo.


Se vuoi approfondire, sul web è possibile leggere integralmente il testo de “Le ultime lettere di Jacopo Ortis”, ecco il link: <clicca qui>.

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