Il titolo originale è Metamorphoseon libri e l’autore è Lucio Apuleio e siamo nel II secolo dopo Cristo. Che cosa c’è di speciale? Per prima cosa “Metamorfosi” è il l’unico romanzo antico in latino che è arrivato per intero fino a noi, ma c’è anche una curiosità. Come accade anche oggi, forse Lucio Apuleo ha preso spunto da altre opere scritte sempre da un… Lucio o Luciano! Sto parlando di Luciano di Samosata e del suo “Lucio o l’asino”, e di Lucio di Patre ai più sconosciuto.

Nel mio romanzo ho riportato il seguente testo:

Psiche, ch’era anche piuttosto curiosa, le esaminava e maneggiava, ammirando mai sazia le armi del suo sposo;
tolse dalla faretra una freccia e ne provò l’acuta estremità con la punta del pollice ma poiché il dito le tremava ancora,
fece troppa forza e si punse profondamente: piccole gocce di roseo sangue bagnarono la sua pelle.

Per prima cosa devo confessare che non ho letto tutte le pagine di Metamorfosi, insomma non è proprio una lettura spedita, ma quel romanzo era da sempre nella libreria di mia madre (ora nella mia) e qualche volta l’ho sfogliato e letto qua e là. In particolare mi prese la storia di Amore e Psiche. La trama è più o meno questa: un re ha una bella figlia, troppo bella, cosicché Venere, invidiosa, la fa rapire per darla in pasto ad un mostro. Non ha fatto i conti con suo figlio Cupido che, vedendo questa bellissima ragazza, se ne innamora e la salva portandola in un castello. Tuttavia a Psiche, questo è il nome della ragazza, è vietato guardare il suo amante, infatti s’incontrano sempre al buio, pena la separazione. Lei però non resiste ed istigata dalle sorelle decide di spiarlo con una lampada mentre dorme. Cupido se ne accorge e vola via. Psiche disperata lo cercherà per mari e monti, ovunque, superando diverse prove. Alla fine i due riusciranno a ritrovarsi e Psiche sarà accolta tra gli dei.

Il motivo per il quale ho scelto quel testo è che spesso non ci rendiamo conto quanto un’azione che a noi appare quasi innocente possa creare grandi problemi o addirittura dolore nell’altro.

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